giovedì 24 aprile 2014

Stati Generali dell'Efficienza Energetica

Al via gli Stati Generali dell'Efficienza Energetica con una consultazione pubblica promossa dall'ENEA

Partirà il prossimo 6 maggio sul web la consultazione pubblica sugli Stati Generali dell'Efficienza Energetica, promossa dall'ENEA, con il supporto tecnico di EfficiencyKNow, partner di Smart Energy Expo, la prima fiera internazionale sull'efficienza energetica che si tiene a Verona.
Compilando un apposito questionario sul portale www.statigeneraliefficienzaenergetica.it, tutti potranno partecipare alla discussione online, articolata in cinque settori strategici di sviluppo dell'efficienza energetica: semplificazione, finanziabilità, dinamiche domanda/offerta, comunicazione e formazione.
L'obiettivo è quello di chiamare a raccolta tutti gli attori interessati all'efficienza energetica (aziende industriali, commerciali e di servizi, organizzazioni di ricerca, professionisti, consumatori) per contribuire a definire le politiche e le misure necessarie alla crescita di un settore fondamentale per il recupero della competitività del Sistema Paese, anche sulla base delle esperienze già positivamente acquisite da operatori pubblici e privati.
La consultazione pubblica rimarrà aperta fino al 25 luglio. Sarà l'ENEA a valutare i contributi presentati al fine di elaborare proposte concrete per una strategia nazionale ed europea sull'efficienza energetica, anche in vista dell'imminente semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.
I risultati di questo grande progetto partecipativo saranno presentati a ottobre  nell'ambito di Smart Energy Expo.

Fonte ENEA

venerdì 18 aprile 2014

Quali sono i documenti che l'impresa è tenuta a consegnare al committente?

Il 27 marzo 2014 la Commissione per gli Interpelli del Ministero del Lavoro ha dato risposta a tecnici, imprese e datori di lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro (vedi art. Sicurezza sui luoghi di lavoro e testo unico sulla sicurezza, ecco i chiarimenti del Ministero ai nuovi Interpelli).

In particolare, l'Interpello n. 3, posto dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC), si sofferma sul tema della valutazione dell'idoneità tecnico professionale, circa la documentazione che il committente può richiedere all'impresa appaltatrice.

Con riferimento all'art. 26 del D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza), viene chiesto quali dei seguenti documenti l' impresa appaltatrice è obbligata a fornire al committente:
  • copia del modello LAV
  • consenso all'utilizzo dei dati sottoscritto da ogni lavoratore
  • copia del DUVRI della ditta appaltatrice
  • dichiarazione che i dipendenti dell'impresa sono in possesso del certificato di idoneità
  • autocertificazione di idoneità tecnico professionale
La Commissione (Interpello n. 3/2014) ha chiarito che l'acquisizione del certificato di iscrizione alla CCIA e l'autocertificazione dei requisiti di idoneità tecnico professionale sono documenti sufficienti a comprovare l'idoneità dell'impresa appaltatrice, in base all'art. 26 del D.Lgs. 81/2008.
Inoltre, viene precisato che il committente non può richiedere copia del DUVRI alla ditta appaltatrice , in quanto la redazione del documento, laddove previsto, è un obbligo del committente che può richiedere documenti e informazioni finalizzate all'elaborazione del DUVRI.


Fonte ACCA

giovedì 17 aprile 2014

Come prevenire i rischi legati all’uso del videoterminale. L'opuscolo del SUVA

I lavoratori che utilizzano abitualmente il videoterminale possono essere esposti a disturbi che interessano l’apparato muscolo-scheletrico, comportando un abbassamento della vista e un affaticamento mentale.
Osservando alcune semplici regole è possibile prevenire molti disturbi.
Al fine di rendere la postazione di lavoro confortevole e prevenire i rischi per chi lavora al videoterminale, il SUVA svizzero ha pubblicato l’opuscolo “Nove consigli per lavorare comodi”, in cui fornisce i rimedi per lavorare in tutta comodità:
  • Evitare riflessi e abbagliamenti
  • Regolare la sedia
  • Regolare l’altezza del tavolo
  • Posizionare schermo, tastiera, documenti
  • Regolare l’altezza dello schermo
  • Mantenere la distanza
  • Indossare occhiali per PC
  • Fare movimento e pause regolari
  • Lavorare comodi con il notebook
Il documento è utilizzabile dai lavoratori per operare in tutta sicurezza e dai datori di lavoro per formare e informare correttamente il personale e sistemare adeguatamente le postazioni di lavoro.

Scarica qui l'opuscolo del SUVI 

giovedì 10 aprile 2014

Comunicazione inizio lavori (C.I.L.): pratica per manutenzione straordinaria ed altri interventi

Per realizzare degli interventi di manutenzione straordinaria come le ristrutturazioni di appartamenti ed altre piccole opere bisogna utilizzare la Comunicazione di Inizio Lavori (CIL)

La comunicazione di inizio lavori viene introdotta nel 2010 dalla Legge 73 che modifica l'Art. 6 del T.U. Dpr 380/01 dove viene descritta l'attività edilizia libera.

Gli interventi compresi sono:
  • Manutenzione straordinaria senza interventi strutturali e senza incremento delle unità immobilare, sempre che non vi siano interventi strutturali, non venga aumentato il numero delle unità immobiliari o non cambino i parametri urbanistici.
  • Opere temporanee per un massimo di 90 giorni
  • Opere di pavimentazioni esterne
  • Intercapedini e locali tombati
  • Vasche di raccolta delle acque
  • Pannelli solari e fotovoltaici per edifici fuori dai centri storici
  • Aree ludiche senza fini di lucro
Oltre alla comunicazione, anche una relazione asseverata di un tecnico abilitato, disegni di progetto (ante, post, intra operam) e la dichiarazione di rispetto delle normative urbanistiche locali.

La CIL asseverata (CILA) è molto utilizzata per la tipica ristrutturazione di un appartamento che spesso ricade in manutenzione straordinaria. Quando invece ricade in manutenzione ordinaria è possibile cominciare i lavori senza alcuna comunicazione.
La difficoltà sta nel capire quando gli interventi sono compresi nella ordinaria o nella straordinaria. In generale quando si cambia la distribuzione degli ambienti con la demolizione e costruzione di tramezzi si ricade in manutenzione straordinaria. Quando si cambiano le finiture ed i rivestimenti in manutenzione ordinaria. Ma non è sempre semplice capire in quale tra le due categorie si ricade.
Per la ristrutturazione di un appartamento la pratica usata dagli anni '80 fino al 2010 era la DIA (Denuncia Inizio Attività) che obbligava ad attendere 30 giorni prima di iniziare i lavori. La CIL invece permette di iniziare immediatamente dopo la consegna al Comune. Gli elaborati e la modulistica sono ancora molto simili alla DIA.

La CIL può essere presentata dal proprietario dell'immobile all'ufficio tecnico del proprio Comune ma spesso è meglio che venga consegnata dal tecnico abilitato che si occupa di redigere l'asseverazione ed i disegni tecnici. Questo perchè spesso in alcuni uffici è prassi valutare la documentazione prima di protocollare.

Chi prepara la modulistica ed i disegni?
Il tecnico abilitato per redigere la pratica deve essere iscritto all'Albo, avere la partita IVA e rilasciare la fattura per prestazione professionale. Questa fattura può essere utilizzata per la detrazione per ristrutturazione edilizia e può essere richiesta dal fisco per dei controlli.

MaCS Studio si occupa direttamente di redigere tutta la pratica CIL in tempi rapidi e con un prezzo vantaggioso. Effettua la progettazione, la Direzione dei Lavori, la Sicurezza nel Cantiere e le pratiche di Chiusura dei Lavori  (più info)


I lavori possono essere iniziati appena consegnata la pratica ma vanno conclusi entro 3 anni altrimenti è necessario presentare una proroga al comune. Al momento della conclusione non bisogna consegnare la "fine lavori" o "certificato di collaudo finale" ma alcuni comuni richiedono anche questo documento.



(fonte This.it)

martedì 1 aprile 2014

Nuova Sabatini, impianti fotovoltaici e spese ammissibili a finanziamento

Dal 31 marzo 2014 gli imprenditori che intendono acquistare beni strumentali per le proprie attività potranno inviare le domande per godere delle agevolazioni previste dalla nuova Sabatini, la norma che istituisce presso la Cassa Depositi e Prestiti un plafond fino a 2,5 miliardi di euro, risorse destinate a favorire lo sblocco del credito da parte della banche.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti; tra gli argomenti trattati dalle FAQ, segnaliamo:

Impianti fotovoltaici
Possono rientrare tra le spese per le quali sono ammesse le agevolazioni se si tratta di "macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, ed attrezzature varie, classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3 dello schema previsto dall'art. 2424 c.c. (Art. 5 DM 27 novembre 2013 - P.to 6 Circolare 10 febbraio 2014 n. 4567)".

Impianti eolici
Non sono ammissibili tra le spese che possono godere dell'agevolazione.

Arredi e attrezzature
Rientrano tra le spese ammissibili "purché si tratti di beni strumentali ad uso produttivo, correlati all'attività svolta dall'impresa ed ubicati presso l'unità locale dell'impresa in cui è realizzato l'investimento".

Impianti elettrici, idraulici e opere murarie
Sono ammissibili gli impianti o le apparecchiature di riscaldamento e condizionamento comprese le relative opere murarie per le installazioni. L'impianto elettrico e l'impianto idraulico, invece, non sono ammissibili alle agevolazioni.

Spese ammissibili
In generale, precisa il Mise, sono ammissibili tutte le spese per l'acquisto di beni strumentali classificabili, nell'attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell'articolo 2424 del codice civile, e destinati a strutture produttive già esistenti o da realizzare ovunque localizzate nel territorio nazionale.


Fonte BiBLus