venerdì 16 maggio 2014

Detrazioni fiscali per condizionatori: ecco come fare per ottenerle

L’estate è alle porte e tra pochi giorni presumibilmente avremo a che fare con i primi caldi stagionali: ma le detrazioni e le agevolazioni sono possibili anche per l’acquisto ed installazione in casa di un nuovo condizionatore? Secondo la Guida della Agenzia delle Entrate alle agevolazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie la risposta al quesito deve essere senz’altro positiva.

Il condizionatore infatti può accedere alla detrazione per le ristrutturazioni edilizie qualora si configuri come manufatto a pompa di calore: quindi a condizione che non sia utilizzabile solo per il raffreddamento dell’ambiente, ma anche per il riscaldamento dato che le opere finalizzate al risparmio energetico possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie. Proprio ciò che avviene quando si colloca un condizionatore all’interno di un immobile.

Ma come bisogna fare per ottenere le agevolazioni sull’acquisto ed installazione di un condizionatore?

- in primo luogo il pagamento va effettuato attraverso bonifico parlante;

- è poi necessario farsi rilasciare dall’installatore una dichiarazione di conformità dell’impianto in un’ottica di conseguimento di risparmio energetico (da conservare qualora vi siano controlli o richieste di chiarimento da parte del fisco).

Va detto che sulla questione condizionatori, a determinate condizioni, è possibile accedere (ovviamente in via alternativa) all’Ecobonus 65%: ciò avviene, però, solo a patto che il condizionatore sostituisca integralmente o parzialmente l’impianto di riscaldamento preesistente: il bonus è applicabile su edifici residenziali oltre che su uffici, capannoni o negozi posseduti anche da società od imprese.
Per quello che riguarda il rilievo dell’importo dell’IVA sull’acquisto ed installazione di condizionatori va anticipato che tali apparecchiature sono inserite all’interno del novero dei “beni significativi”: pertanto sulle spese di installazione del condizionatore e sull’acquisto di materiali diversi e connessi si paga l’IVA agevolata al 10%, mentre sull’acquisto del bene l’agevolazione si applica solo fino a concorrenza della somma del valore di manodopera e di quello relativo agli altri materiali connessi utilizzati.




Tratto da http://www.ediltecnico.it

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